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L’editoriale. Cos’è la politica? E soprattutto … Pompeilab fa politica?

Il mio lavoro di cronista, nei mesi pre-elettorali, mi porta a contatto con le vicissitudini più o meno etiche della politica. Nel caso di specie con quelle della politica pompeiana. Ancor di più il mio lavoro mi porta a contatto con il mondo delle chiacchiere che un paese come Pompei mette in gioco ogni qualvolta si presenti l’occasione di mettere una croce su questo o quel simbolo.
Le chiacchiere. Si, le chiacchiere.
Attorno al Pompeilab se ne stanno facendo tante, troppe. Inutili. Come se Pompeilab rappresentasse un bacino di voti indispensabile per il risultato elettorale di questo o quel candidato. Ma Pompelab con questo tipo di politica non ha nulla a che fare. Pompeilab è gestito da circa trenta persone, trenta voti dunque, ed ha un bacino di pubblico che abbraccia per lo più i cittadini dei paesi limitrofi. Di conseguenza Pompeilab NON E’ UNA FONTE APPREZZABILE DI VOTO e continuerà a fare il suo lavoro, tutto ovviamente a titolo di volontariato, tutto a titolo gratuito, confrontandosi con qualunque amministrazione risulterà eletta dopo le consultazioni del sei e sette giugno prossimo venturo.
La politica che fa il Pompeilab non è la politica del voto, non è la politica elettorale. E’ la politica sociale, è la politica degli eventi, è la politica dello stare insieme. E’ la politica della cultura. E’ la politica nel suo senso più alto, più nobile. E’ la politica dell’associazionismo che ci ha portato a prendere un rudere e renderlo un ambiente frequentato da oltre mille persone, è la politica che ci spinge a fare corsi di formazione gratuiti, consulenze professionali gratuite allo stesso modo , è la politica che ci spinge a parlare di letteratura, di vita, di bisogni, necessità e disagi.
Ogni volta che scendo in strada almeno venti persone mi chiedono Pompeilab quale candidato Sindaco appoggia o, peggio, mi fanno sapere che, vox populi, Pompeilab appoggia l’uno o l’altro per chissà quali strani intrecci logistici od opportunistici. Ma non è così. Ogni singolo membro del Pompeilab ha una sua precisa coscienza civile e politica e voterà secondo la propria volontà. Ciascuno di noi, eventualmente, si rivolge a questo o quel candidato solo ed esclusivamente a titolo personale. A conferma di tutto ciò basti pensare che uno dei nostri componenti più esperti, dopo aver scelto di scendere nella tornata elettorale, ha salutato il mondo del Pompeilab, proprio per non confondere il nostro progetto con le sue scelte personali.
Pompeilab, ancora, nasce grazie ai finanziamenti ottenuti tramite un bando regionale nel lontano 2005 (maggiori info le trovate sul sito alla voce “il progetto”), grazie ai quali sono partiti i primi interventi di recupero. Dopo di essi, gran parte del lavoro è stato fatto grazie solo ed esclusivamente all’autofinanziamento che, evento dopo evento, Pompeilab ha avuto la forza di ottenere. I recenti lavori di asfaltatura e predisposizione dell’impianto elettrico sono stati finanziati dal Comune di Pompei che ha ritenuto opportuno sostenere il progetto Pompeilab, visto il riscontro concreto che l’ex-depuratore è riuscito ad ottenere sul territorio. Ogni altra illazione circa il sostegno politico a fini economici che la nostra struttura organizzativa avrebbe messo in campo in questo periodo elettorale, non ci appartiene e non ci interessa. Sono chiacchiere e resteranno chiacchiere.
Tossici, punkabestia, comunisti, atei, drogati, opportunisti, magna pane a tradimento. Possono dirci ciò che vogliono. Nulla di tutto ciò corrisponde a verità e la conferma più efficace della semplicità, onestà e veridicità del nostro lavoro è facilmente riscontrabile facendoci visita.
Il Pompeilab, dunque, non è apolitico. Pompeilab ha, ripeto, ogni singolo membro del direttivo che voterà secondo coscienza ed ha invece una coscienza politica collettiva che vive fra la gente, con la gente e che non ha mai dato ne darà mai indirizzo di voto.

Il Giovane Alessio



Vengono vanno
Un giorno dopo un giorno
Un anno dopo un anno
Vengono vanno
Vengono vanno
Un giorno dopo un giorno
Un anno dopo un anno
Vengono vanno
Come non sapere come non farsi fregare
Come non potere avere niente da imparare
Come non voler sentire quello che hai da dire
Come non trovare mai la forza d'affiorare

I figli degli operai
I figli dei bottegai
I figli di chi è qualcuno e di chi non lo sarà mai
Come mai come mai
Come mai

Troppi motivi non esistono
Troppi colori si confondono
Come nei film
Come nei film
I figli degli operai
I figli dei bottegai
I figli di chi è qualcuno e di chi non lo sarà mai
Come mai come mai
Che cazzo di animali in questi giorni miei
Come mai come mai
Come mai come mai

Casca il mondo...
Casca la terra...
Casca il mondo casca la terra tutti giù per terra
Casca il mondo casca la terra tutti giù per terra
Casca il mondo casca la terra tutti giù per terra
Casca il mondo casca la terra tutti giù per terra

I figli degli operai
I figli dei bottegai
I figli di chi è qualcuno e di chi non lo sarà mai
Come mai come mai
Che cazzo di animali in questi giorni miei

CSI


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