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SONIC SUBSIDENCE 2019 Electronic Music Microfest - Pompeii - Southern Italy

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Sonic Subsidence this year reachs its 5th edition at Pompeilab. Two days of full immersion in electronic arts with big artists selected from both local and foreign musical scene.

The festival is also a unique opportunity for a dive into the sound of the past visiting the Pompeii Ruins, the city destroyed by the Vesuvius, one of the best preserved Roman era archaeological site in the world.

20th Sept - She Lost Kontrol Night:
NO NATION & EVROPA
Errata Paranoia
SCAM
Velvet May
The-Ne21

21st Sept:
PEAK
PRG/M
Eva Geist
Burnt Friedman

general admission €7 each day, €12 full pass.
tickets available at the door and residentadvisor.net

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25 aprile, le nostre Resistenze

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Dopo la proiezione del film seguiranno alcuni interventi, dibattiti e letture di:
Alfonso Annunziata, presidente della sezione ANPI Scafati - Sezione "Bernardino Fienga" Scafati -
Rocco Traisci giornalista, con un intervento dal titolo “Resistenza 2.19 - Appunti di cronaca "nera"
Pompei Lab
Giampiero Arpaia, Nuovo Circolo Culturale
Manuel Masucci, UDS Campania
Alessia Arpaia, letture sulla partigiana Imma Bandiera
A seguire, una cena sociale

Vi aspettiamo!
Free entry
Start ore 18.30 – 00.00













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Venerdì 11 Gennaio 2019 FABER Vita, amore, anarchia

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L’11 gennaio del 1999 Fabrizio De Andrè moriva a Milano stroncato da un tumore ai polmoni. Aveva solo 58 anni. Al suo capezzale Dori Ghezzi, la prima moglie Puni Rignol e i figli avuti dalle due donne: Cristiano e Luvi. Prima di morire, però, non mancò la visita del suo amico più caro, Paolo Villaggio: “Smonta quella faccia, so bene cosa mi sta succedendo”, gli disse De Andrè, con un filo di voce. E Villaggio – il celebre Fantozzi – ancora una volta non lo prese sul serio e gli rispose col suo irrefrenabile humor nero: “Spero che il tuo funerale sia meno bello del mio, non lo sopporterei”.
Dopo quella fatidica data abbiamo realizzato al Pompei Lab un ciclo annuale di manifestazioni commemorative che si è interrotto due anni fa per problemi logistici e organizzativi (infatti l’ultima serata è stata realizzata nel piccolo teatro della parrocchia di San Salvatore). Il prossimo 11 gennaio, però, in concomitanza con il ventennale della morte del cantautore genovese, abbiamo deciso di riunire le forze e di non farci sfuggire l’occasione di rievocare le sue memorabili ballate.
Sarà una fantastica serata di musica, omaggio a uno dei più grandi parolieri di sempre.

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Sabato 13 Ottobre 2018 Mega!-Festival Start ore 19:00

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Line Up
Ed Mud /
Ciro Mont /
Opium / ( Aldo Oliviero )
DNApoli /
N-Zino /





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Giovedi 4 Ottobre 2018 Ore 21:00 Ingresso Gratuito. (riservato ai soci)

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Sulla mia pelle è la storia di Stefano Cucchi,dei suoi ultimi giorni in carcere,recluso,picchiato e vessato dalle forze dell'ordine e di come alla fine è morto.
Le cause si conoscono bene,al contrario di come ha affermato all'indomani del film il sindacato della polizia: Stefano è stato uno dei tanti "omicidi di stato",forse il più triste e noto nel nostro paese.
Pochi in realtà sanno cosa è accaduto a Stefano della notte in cui è stato arrestato - con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti - alla mattina in cui è stato morto,in ospedale, sei giorni dopo.
<<Sulla mia pelle>> prova a colmare questo vuoto ,è di certo non un è compito facile,perchè la ferita del caso Cucchi e ancora aperta,e perchè nonostante siano passato quasi nove anni dal 22 ottobre 2009,una verità giudiziaria sulla sua morte non è ancora stata stabilita.Quello che han fatto il regista Alessio Cremonini e la sua co-sceneggiatrice Lisa Nur Sultan è appoggiarsi ai fatti,ai dati,alle carte processuali,e cercare di ricostruire rimanendo con determinazione e tanta serietà su quell cammino stretto stretto,più tosto accidentato,che unisce la responsabilità della cronaca e le esigenze del cinema.

"Tu sei un atto d'accusa vivente,si,vivente,contro quel modo di pensare ignorante e violento .Tu che di violenza sei morto.Ti abbraccio forte forte."- Ilaria Cucchi

Seguirà dibattito
a cura di Alfonso Annunziata e Rocco Traisci
Pompei Lab - Ferro 3.0- ANPI Scafati - Sezione "Bernardino Fienga"



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Venerdi 28 Settembre 2018 Ore 21:30 PompeiLab & braccia aperte for africa

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Per il Pompei Lab è un’occasione speciale poter collaborare con l’Associazione Braccia Aperte al fine di sostenere importanti progetti umanitari all’insegna della musica e della solidarità. Nello specifico l’obiettivo è quello di riuscire a raccogliere i fondi necessari per la realizzazione di un pozzo nel piccolo villaggio di Kaibo, quartiere di Tang Zougou, dove ogni giorno le donne sono costrette a percorrere circa cinque chilometri a piedi per trovare dell’acqua, e la scolarizzazione di 25 bambini che vivono quartiere di Gounghin, uno dei più poveri della Capitale del Burkina Faso, per dare loro la possibilità di formarsi e di scegliere il proprio futuro. All’inizativa hanno aderito vari artisti che in modo del tutto gratuito si esibiranno il 28 settembre nella nostra sede: O’ ZULU 99 Posse Official, Valerio Jovine, Francesco Di Bella, Kafka Sui Pattini Per questo motivo invitiamo tutti gli amici, sostenitori, simpatizzanti ad aderire a questo evento, facendo sentire il vostro calore e sostenendo concretamente la causa.
Vi aspettiamo in tantissimi!!

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Sonic Subsidence 2018 sabato 22 e domenica 23 settembre

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Di ritorno dopo due anni questa edizione vede coinvolti un po' di nomi ormai noti nella scena campana.

Sostanzialmente il festival è più un pretesto per consolidare amicizie vecchie e nuove, nella cornice del Pompeilab che da sempre ha supportato questa iniziativa.

Un festival, o meglio un microfestival, che vuole dare testimonianza del corrente stato di salute della musica elettronica locale ed internazionale.

Negli anni scorsi abbiamo avuto l’opportunità di ospitare diversi artisti internazionali, che gravitano nel giro delle amicizie oltreconfine e, anche per questa edizione continueremo a scavare lungo tale solco.

:: Sabato 22/09 (ore 20.00) ::
Jacopo – Ruhig – PRG/M – Claudio Attonito (W.E.I.S. Wearable Electroacustic Interactive System) – Dirton

:: Domenica 23/09 (ore 18.00) ::
Byetone – Retina.it – Matter – Phorm – SR60 – Francesco Leone

Partner: Subsidence

SEE YOU THERE!
info tickets: info@pompeilab.com
tel: 3923678596
MORE INFO > Sonic Subsidence e PompeiLab FACEBOOK PAGE

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Venerdì 31 agosto 2018 Thomas Silver in concert

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Siamo lieti di presentarvi l'unica data al sud Italia del co-fondatore ed ex chitarrista degli Hardcore Superstar mr.THOMAS SILVER
L'evento si terrà nella splendida cornice del Pompei Lab, alle porte di Napoli e vedrà sul palco numerosi ospiti che vi annunceremo a breve!!!
#GODSAVETHEROCKNROLL and SAVE THE DATE!!!

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TeatroLab2018 giovedi 26 luglio 2018 ore 21:00 Lettera di nozze

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Lettera di nozze
libero adattamento de “La domanda di matrimonio” di Cechov
DIRETTO ED INTERPRETATO DA VALERIA IMPAGLIAZZO E TOMMASO SETARO.

Sinossi
“La domanda di matrimonio” è un atto unico di Cechov scritto nel 1888. Ivan Vasilevic Lomov si
presenta in casa Stepanovic Cubukov per chiedere in moglie Natalia Stepanovna. Le due figure
appaiono da subito estremamente ridicole e figlie di una borghesia contadina che nasconde
l’avidità dietro le buone maniere. Avidità che prende il sopravvento persino su una proposta di
matrimonio che non fa neanche in tempo a venir pronunciata. Così partendo da una piccola
disputa sulla proprietà di un prato i due continueranno a scambiarsi invettive in un crescendo di
battibecchi comici dallo scoppiettante finale.

Nota di regia
Questo adattamento non si allontana dallo spirito dell’opera originale (attualissima per forme e
contenuti) ma semplicemente la porta ad un punto più essenziale. Il focus infatti è su Ivan e
Natalia, due esseri puerili, capricciosi e prigionieri di sogni volgari che mostrano la loro miseria
smantellando a poco a poco tutte le sovrastrutture della loro posizione sociale e della loro
appartenenza di genere.

Con Tommaso Setaro & Valeria Impagliazzo
Ultimo spettacolo della rassegna Teatrale al #PompeiLab


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BUH Concerti e Ferro 3.0 in collaborazione con Pompei Lab presentano: FAKE BEACH PARTY Giancane live venerdì 20 luglio -- start 22:00

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Componente del celebre gruppo romano “Il Muro del Canto”, Giancane è un cantautore dal grande senso dell’umorismo e dalla chiara vocazione country.
Il suo primo album si chiama “Una vita al top” ed è uscito alla fine del 2015, preceduto solamente da un EP, “Carne”, venduto in comodi vassoi in polistirolo da macelleria. “Una vita al top” è un album country-neomelodico, d’orientamento western, ricco di rime selvagge.
Il tour di “Una vita al Top” e “Una vita al Top Deluxe” conta oltre 150 date di presentazione in tutta Italia, compresi diversi SOLD OUT.
Il 16 giugno 2017 esce “LIMONE”, il primo singolo estratto dal nuovo disco di inediti. Il video, prodotto è prodotto da Chef Rubio, con la sua società di produzione audiovisiva indipendente TUMAGA, e Image Hunters, apprezzata film company romana.
“Ansia e Disagio” è il titolo del nuovo disco di inediti di Giancane, uscito il 24 novembre per Woodworm Label. L’album, composto da undici canzoni, racchiude osservazioni pungenti, ironia e una profonda curiosità nei confronti degli stati ansiosi, propri o altrui. Senza dismettere la vocazione folk’n’roll e country-neomelodica che l’hanno reso celebre, Giancane inaugura una nuova stagione compositiva, inventando una nuova grammatica cantautorale di chiara provocazione e vocazione popolare, adatta a qualsiasi età.
Come rivela la copertina, il booklet del disco contiene 11 giochi, uno per ciascun brano del disco, ispirati alla Settimana Enigmistica e dedicati all’ansia e al disagio: cruciverba, rebus, enigmi e passatempi.


ticket 5€

Media Partner:
Music Coast To Coast
Le Rane
Radio Booonzo
Ecosuoni
Disorder.
Dissonanze Records
Labulab design

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TeatroLab2018 Giovedì 19 Luglio 2018 ORE 21:30 HOPE Saggio "Laboratorio teatrale d'improvvisazione"

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Hope. Tracce di vita.
Testi di Luigi Sinacori e Mariano Mastuccino; adattamento e Regia di Luigi Sinacori.
Interpreti (in o.d.a.): Gianluca Pisapia, Francesca Cretella, Maria Fiungo, Federico Santucci,
Luigi Sinacori, Licia Castellano, Mariano Mastuccino.
Accompagnamento musicale di Lorenzo Cammarano.
Hope. Tracce di vita è scritto a quattro mani da Luigi Sinacori e Mariano Mastuccino, che
hanno curato distintamente i tre quadri, e abbraccia da tre punti di vista differenti un tema
centrale comune: la speranza.
Si dice che la speranza sia l’ultima a morire; eppure la quotidianità e l’eterno presente
percepito, rendono molto complicata la possibilità delle giovani generazioni, ma anche delle
meno giovani ancora non disilluse, di portare il proprio sguardo oltre il futuro prossimo. Per
questo motivo i due autori hanno cercato di tradurre delle spinte emotive molto forti, che
nascono dall’attualità o dalle riflessioni personali poi condivise col proprio gruppo artistico,
in storie che possano essere universali.
I tre quadri appaiono molto diversi tra loro per stili, atmosfere, influenze e linguaggio.
L’intenzione degli autori, infatti, era di offrire uno spettro più largo possibile di situazioni e
ambientazioni, per sottolineare la trasversalità del tema.
In Adesso partiamo viene ricostruito il flusso di coscienza di un migrante che attende di salire
su un barcone diretto verso l’Italia ri-costruendo, de-costruendo e ri-valutando quella scelta
così sofferta che lo porterà verso un futuro ignoto e difficile di sacrifici e privazioni, e che lo
allontana da un più noto, ma altrettanto difficile, presente di guerra e miseria.
In Binario d’emergenza tre passeggeri di un simbolico treno fermo in una realtà
apparentemente sospesa di spazio e tempo, affrontano un’eterna attesa e un’eterna convivenza
forzata e sfiancante, illudendosi o disilludendosi su quello che li aspetta, su un orizzonte di
vita talmente sconosciuto e inconsistente che a tutti gli effetti si materializza e si smaterializza
senza soluzione di continuità ai loro occhi.
In Specchioriflessa una donna abbattuta e devastata da una grave malattia combatte con
l’abbandono di sé stessa e con un attaccamento alla vita animale e istintivo, distruggendo la
possibilità di relazioni sociali.
Hope ci presenta un quadro drammatico del genere umano pronto, però, a rialzarsi dalle
sconfitte quotidiane e non. Ci parla di migrazioni, solitudini e altre piccole battaglie quotidiane.

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TeatroLab2018 Domenica 15 luglio ore 21:00 " Napucalisse "

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Il Vesuvio è un vulcano dormiente, che sogna nel pericolo costante, ma destinato periodicamente svegliarsi. Dorme e veglia, prepara la veglia, prepara le casse di un funerale già; programmato in tutti particolari, ma con l’ipocrisia della fertilità, della bellezza apparente della superficie dei paesaggi dell’abbondanza. Il Vesuvio è; il doppio, come in teatro la sua visione è moltiplicata dai vettori sensoriali di chi lo interpreta e da chi lo ascolta. Il Vesuvio quando dorme accumula, accumula collera, violenza, indignazione, esplosione di morte che rinasce nella fertilità della terra e della vita. Il Vesuvio è il vulcano di Napoli. Il Vesuvio è Napoli: è il suo bilanciere d’orato di cocaina, il termometro nel culo di chi ha una febbre che non guarisce mai, lo specchio che si spacca ferendo a morte, in sangue di sacrificio necessario alla creazione, per poi ricomporsi da capo col nostro sangue, che a differenza di quello di S. Gennaro è “ghiarzo”, arso, scottato nel suo indotto ribollire. Il vulcano è anche un creatore, generatore, è una “vammana”, una levatrice di bastardi, una nutrice di esposti, di orfani dell’anima, dal quale nasce ogni cosa. Dunque è Dio, concretizzazione cinica, poichè senza l’effigiata iconografica rappresentazione, in terra, della creazione, Dio nell’abbondanza, nel dar vita alla vita così, della terra, dei mari, degli oceani, dell’atmosfera, delle prime forme di vita, da cui ha preso poi vita l’uomo dal fango. Ma è anche la morte, fautore di morte, la mano di dio, esecutore di giustizia quella giustizia, anche spietata che Dio stesso non può applicare, nè vedere, nè concepire poichè inevitabilmente per leggi di natura coinvolge anche gli innocenti e non può per questo essere a sua immagine e somiglianza. Quindi crea il suo opposto, il diavolo sprofondandolo sulla terra, come in una leggenda antica che racconta come la figura di Lucifero sia legata alle pendici di tale monte, Somma, cima sacra rispettata e anche odiata. Lucifero un tempo angelo sprofondato per compiere il terribile, scelto da Dio tra tutti perchè, colui che lo amava di più, e solo chi ama ossessivamente può incattivirsi progressivamente e compiere meglio il male. Sulle ceneri i lapilli e l’ignimbrite lavica di questa schizofrenia, tra benessere e distruzione, vita e morte, giustizia e ingiustizia, coraggio e ignavia, camorra e onestà, omertà e denuncia, bene e male si muove l’uomo napoletano: ma catapultato in questa città figlia del fuoco e del diavolo, come un fauno, innocente nell’inconsapevolezza di essere, di pulsare, di vivere, di amare, come vive e ribolle la propria terra. Il napoletano è stato creato a immagine e somiglianza del suo territorio senza memoria: il Vesuvio non può avere memoria, poichè ogni volta che si sveglia il suo respiro distrugge il bello che ha creato in sonno e dunque disperato torna a dormire per immaginarsi un mondo migliore..

di e con MIMMO BORRELLI, musiche dal vivo di Antonio Della Ragione



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