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Discariche – La Provincia sceglie di “non scegliere”

Stamane si è tenuta la seduta monotematica del Consiglio Provinciale di Napoli sul tema dei rifiuti ed in particolare sull’apertura della seconda discarica nel Parco del Vesuvio, la Cava Vitiello.

In presidio presso la sede del Consiglio in Piazza Santa Maria la Nova si sono radunati i cittadini dei comitati dell’area vesuviana e quelli di Chiaiano e Marano.

I cittadini chiedono la chiusura delle discariche di Chiaiano (Cava del Poligono) e Terzigno (Cava Sari), il “no” deciso all’apertura della discarica in Cava Vitiello nel Parco Nazionele del Vesuvio, e un piano provinciale dei rifiuti fondato sul TMB (trattamento meccanico biologico) e sulla differenziata porta a porta.

Un piano quello proposto dai comitati che vedrebbe la chiusura delle discariche attuali ed una uscita dall’emergenza definitiva, senza più buchi da riempire e territori da devastare.

Una delegazione di circa venti attivisti della zona vesuviana e di Chiaiano e Marano sono stati autorizzati ad assistere alla seduta del consiglio.

La “farsa” messa a punto dalla giunta Cesaro è cominciato ben presto con le linee guida tracciate dall’Assessore all’Ambiente Caliendo che ha annunciato che la Provincia intende proseguire sulla strada delle discariche e degli inceneritori. Caliendo ha aggiunto il parere negativo dell’ente di Piazza Matteotti all’apertura della discarica in Cava Vitiello. Peccato che ben presto si è cominciato a comprendere le reali intenzioni della Provincia. L’ordine del giorno presentato dai capigruppo della maggioranza è stato ben presto destrutturato dai comitati presenti in aula.

La Provincia annuncia le attuali discariche di Terzigno (Cava Sari) e Chiaiano (Cava del Poligono) hanno un’autonomia di ancora 12/16 mesi, dando però nel caso di Chiaiano dei dati di conferimento assolutamente sbagliati. La Provincia segnala in 800 t/giorno il conferimento che secondo gli enti locali è invece di 1300 t/giorno. Ciò ci racconterebbe dei tempi notevolmente minori. La Provincia non dice apertamente quando saranno chiuse le due discariche, ed addirittura per la Cava Sari parla di un utilizzo prolungato “fino al raggiungimento degli obiettivi del piano provinciale”. Non solo, ma i capigruppo di Cesaro annunciano il parere contrario all’utilizzo della nuova discarica di Cava Vitiello nel Parco del Vesuvio “a condizione che vengano raggiunti gli obiettivi del piano”.

La cosa assurda è che la Provincia si impegna a presentare il famoso piano di cui sopra entro il 31.12.2010 !!!!

Insomma tutto sarebbe subordinato al raggiungimento degli obiettivi di un piano che non esiste nemmeno !!! Una farsa colossale per imbrogliare i cittadini.

Tanti sono i consiglieri provinciali che sono stati eletti sui territori interessati dalle discariche come Iacolare, Di Guida, Langella è ora di chiedere a loro il conto di cio’ che sta avvenendo.

La Provincia dal 1 gennaio è l’ente preposto alla gestione delle discariche del territorio provinciale, dunque non si può scaricare su altri enti responsabilità diretta dell’ente. In questo modo la Provincia dimostra di non avere la benché minima idea di come si gestisca un piano rifiuti. Nell’ordine del giorno, la maggioranza di destra della Provincia fa continuo riferimento alla Regione che però ha competenze solo sugli inceneritori.

I consiglieri provinciali delle destra hanno dimostrato ancora una volta di non voler decidere per non assumersi le responsabilità davanti ai cittadini.

La seduta si è conclusa dopo la votazione dell’ordine del giorno proposto dalla maggioranza, tra i fischi e le urla dei cittadini dei comitati che hanno anche lanciato delle monetine all’indirizzo dei consiglieri che si sono riparati dietro i banchi della presidenza.

Una giornata di vergogna. La protesta è continuata all’uscita dei consiglieri dall’aula.

Nella prossima settimana cominceremo l’opera di smascheramento dell’operato della Provincia e dei consiglieri che la sostengono a partire dai nostri territori, quello dell’area nord e dell’area vesuviana ben presto torneremo uniti davanti alla Provincia e Cesaro dovrà dirci chiaramente cosa intende fare, al di là delle bugie di Caliendo e della sua maggioranza.


tratto da "insurgenzia"


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