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LIBERARE SPAZI NON E’ REATO,IL REATO E’ L’ECOCIDIO DI STATO!

Oggi 8 Febbraio il Movimento Difesa del Territorio – Area Vesuviana / Collettivo Area Vesuviana, in risposta, all’attacco che lo stato ha portato sul territorio dei paese dell’area, espropriando con l’uso della forza militare territorio appartenente ad un’area protetta e dei suoi abitanti devastandolo con milioni di tonnellate di rifiuti di ogni tipo, ha ritenuto opportuno riappropriarsi di un bene comune (la struttura dell’ex vesuviana di Boscotrecase) per metterlo a disposizione dell’intera comunità.
Da anni il territorio vesuviano soffre di un deficit di socializzazione: nessuno spazio di aggregazione per i giovani, nessun luogo di dibattito e confronto che non siano bar, nessun cinema, teatro, biblioteca, zero spazi per i bambini.
Tutto questo per le sciagurate politiche messe in campo da amministratori legati solamente al piccolo profitto personale, che hanno condotto i nostri paesi a diventare un dormitorio a cielo aperto.
Continuiamo a subire un piano creato ad arte per mantenere tali luoghi in uno stato di marginalità. Tutti i progetti attuati o ipotizzati in merito alle politiche sociali, urbanistiche, ambientali, economiche, hanno come unico obiettivo la speculazione da parte di pochi che da anni occupano posti di potere e conservano rendite di posizioni che ad oggi nessun soggetto veramente alternativo è riuscito a mettere in discussione.
E’ emblematico come nella totale assenza di spazi, la stazione della ex vesuviana non è diventato luogo per tutti ma luogo di prescelti!
Si continua nella logica dei figli e dei figliastri!
Se veramente si voleva agire in modo orizzontale e democratico riuscendo a garantire partecipazione a tutti/e le realtà che vivono e pensano in modo positivo alla trasformazione del territorio, le amministrazioni locali dovevano mettere in campo un’azione condivisa per definire l’utilizzo e la finalità della struttura in questione.
Un’azione di forza si è resa indispensabile per dare una volta e per sempre diritto di cittadinanza a bisogni e desideri di un pezzo di società a più riprese denigrata ed emarginata.
L’esperienza della lotta anti-discarica, essenzialmente basata sul diritto ad esistere su questi territori brutalmente inquinati, viene da noi orientata in questa fase storica alla riappropriazione fisica di spazi pubblici gestiti in modo privatistico in tempi in cui la crisi del capitale diventa infinita, dislocando nell’area vesuviana ( un enorme distesa abusiva di cemnto, abitata da più di 600000 persone) contraddizioni laceranti per ciò che concerne la questione lavoro ( la disoccupazione giovanile supera il 30%), riattivando processi migratori dei residenti costretti a cercar fortuna altrove, una nuova soggettività punta i piedi a terra e cerca di costruirsi un futuro qui e subito.
Da questo posto che intendiamo diventi aperto a tutti/e per l’elaborazione di proposte e progetti veramente innovativi che mirano ad aumentare la qualità della vita, rilanciando con vigore la pratica di ripresa del territorio.
Attraverso il metodo dell’autogestione questo spazio potrà ricominciare a vivere mediante l’attivazione di politiche che partono dal basso e ridiano voce ai subordinati!


LIBERARE SPAZI NON E’ REATO,
IL REATO E’ L’ECOCIDIO DI STATO!


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